Cappotto termico: quante volte ne abbiamo sentito parlare in questi ultimi anni? Il termine, che indica un sistema isolante in grado di mantenere il più costanti possibile le temperature interne della casa e consentire quindi un risparmio energetico, ricorre spesso perché è legato ai numerosi incentivi fiscali introdotti dagli ultimi governi per stimolare il rinnovamento del patrimonio edilizio come l’Ecobonus, il Bonus Facciate e il Superbonus 110%. Ma cosa si intende per cappotto termico? E per sistema a cappotto? Quali sono i riferimenti normativi? In questo articolo daremo una risposta a queste domande e coglieremo l’occasione per presentarvi due sistemi di isolamento caratterizzati da grande efficienza e garanzia di comfort.
Cosa è il cappotto termico?
Per cappotto termico si intende un sistema che ha lo scopo di isolare il più possibile gli spazi interni della casa dal punto di vista termico, permettendo di risparmiare sui costi dell’energia necessaria a riscaldarli durante l’inverno e a rinfrescarli durante l’estate. Più elevato è il livello di isolamento, minori saranno le dispersioni di calore nel corso della stagione fredda, analogamente, il caldo torrido tipico della bella stagione sarà schermato e non contribuirà a scaldare eccessivamente l’ambiente domestico.
Oltre a diminuire sensibilmente i costi delle bollette, isolare la casa con un cappotto termico è una soluzione che garantisce un maggior confort abitativo e una riduzione dell’impatto ambientale. Un triplice vantaggio che spiega come mai si tratti di una soluzione sempre più diffusa.
Il cappotto termico esterno e i suoi vantaggi
Il cappotto termico esterno non è un sistema sofisticato, consiste infatti nell’applicazione di pannelli isolanti (di materiali che possono variare tra loro) sulle pareti esterne dell’abitazione e sulla copertura. Questo fa sì che il potere isolante della muratura subisca un notevole incremento, grazie all’azione schermante dei materiali con i quali sono realizzati i pannelli. Il cappotto esterno va ad agire inoltre su quelli che vengono definiti “ponti termici”, come ad esempio le zone in prossimità dei serramenti, responsabili di buona parte della dispersione di calore della casa.
In estrema sintesi, i vantaggi che porta con sé la realizzazione di un cappotto termico esterno sono di due ordini diversi: economici e di confort.
Dal punto di vista economico, oltre al risparmio sui costi energetici (in estate per il raffrescamento e in inverno per il riscaldamento), il cappotto esterno ha come conseguenza un miglioramento dal punto di vista della classe energetica e dunque un sicuro aumento di valore dell’immobile.
Dal punto di vista del confort, è innegabile che vivere in una casa nella quale le temperature sono costanti, senza che sia necessario un forte condizionamento in estate e un riscaldamento eccessivo durante l’inverno, sia più salutare e molto più piacevole.

Che differenza tra isolamento a cappotto e sistema a cappotto?
Nonostante i due termini siano spesso utilizzati come sinonimi, quando si parla di cappotto e di sistema a cappotto non si intende la stessa cosa. Se la parola “cappotto” non è associata a “sistema” stiamo parlando di una soluzione tradizionale, la cui adozione può essere suggerita dal responsabile del progetto, da chi ha in carico la direzione dei lavori o anche direttamente dall’applicatore coinvolto nel cantiere. In questo caso possono essere impiegati materiali diversi, senza che il risultato e le prestazioni siano in alcun modo garantite e certificate.
Al contrario, per sistema a cappotto si intende un sistema certificato, creato con materiali garantiti e dotato di proprietà e prestazioni ben precise. Lo standard internazionale che regola i sistemi a cappotto è conosciuto come Sistema ETICS (External Thermal Insulation Composite System).

Le norme che regolano la certificazione del cappotto termico
I sistemi ETICS sono regolati dalle norme legate alla marcatura CE. Della loro approvazione tecnica si occupa l’EOTA (l’ente europeo di riferimento per il settore edilizio) su mandato della Commissione Europea, responsabile della redazione della Linea Guida Tecnica ETAG 004 (European Technical Approval Guideline) per Sistemi ETICS su supporti in muratura e calcestruzzo.
Solo se il sistema si attiene fedelmente a queste linee può essere certificato come conforme all’ETA (European Technical Assessment) e garantire di conseguenza un funzionamento e una durata nel tempo adeguati. Affinché nel capitolato dei lavori possa essere riportata la dicitura “Omologato secondo ETAG 004, con benestare tecnico europeo ETA”, è necessario che tutte le componenti del sistema siano ben definite e soprattutto che siano state testate insieme.
Per quanto riguarda le normative italiane, sono due le leggi che hanno a che fare con l’istallazione di un isolamento a cappotto: la UNI/TR 11715:2018 “Isolanti termici per l’edilizia – Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l’esterno (ETICS)” – che definisce la procedura corretta per relativa alla progettazione e alla posa dei sistemi di isolamento a cappotto – e l’UNI 11716:2018 “Attività professionali non regolamentate, figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS), requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, che definisce i requisiti del professionista incaricato dell’istallazione dei sistemi ETICS.
Le diverse componenti dei sistemi di isolamento termico a cappotto
La norma UNI/TR 11715 che abbiamo appena citato descrive i vari strati funzionali che vanno a comporre un sistema di isolamento termico a cappotto ETICS, eccoli nel dettaglio:
Collante: si tratta dell’adesivo che lega il pannello isolante al supporto e può essere costituito da miscela cementizia o da pasta già pronta all’uso. Insieme al collante è consigliato ricorrere anche ad un fissaggio di tipo meccanico, come ad esempio la tassellatura, in modo da sopportare il carico verticale (rappresentato dal peso dei pannelli) e quello orizzontale (rappresentato dalle forze esercitate dal vento). Questo tipo di soluzione è definita “sistema ETICS incollato”, mentre nel caso in cui il fissaggio meccanico sostituisce interamente il collante, si parla di “sistemi ETICS con fissaggio meccanico”.
Materiale isolante: si tratta dei materiali che hanno il compito specifico di isolare la casa, la loro scelta è fondamentale per l’efficacia del sistema. I pannelli possono essere costituiti da materiali diversi, naturali o sintetici, con caratteristiche diverse di qualità dell’isolamento e durata nel tempo. Tra i materiali naturali i più impiegati sono la fibra di vetro, la fibra di legno, il sughero e la lana di roccia. Quelli sintetici comprendono il polistirene espanso, il polistirene espanso estruso e il poliuretano espanso.
Intonaco di base con rete di rinforzo: è lo strato di intonaco che viene applicato a protezione dei pannelli isolanti, dotato di armatura in rete di fibra di vetro resistente agli alcali, capace di assorbire le tensioni superficiali e le sollecitazioni meccaniche.
Intonaco di finitura: è l’ultimo strato, un rivestimento che può avere spessore variabile e che ha il duplice scopo di proteggere il sistema a cappotto dagli agenti atmosferici e di caratterizzare dal punto di vista estetico (colore e texture) l’intervento.
I sistemi a cappotto Weber
Presso Cioni Multicentro proponiamo sistemi di isolamento a cappotto certificati ETICS e realizzati da marche primarie. Tra questi quelli a marchio Weber, azienda del Gruppo Saint-Gobain specializzata tra le altre cose nella produzione di materiali da costruzione e soluzioni per le facciate.
Weber offre una vasta gamma di soluzioni per l’isolamento termico, tutte sviluppate sulla base delle differenti esigenze e accomunate dal possesso di un requisito fondamentale: il soddisfacimento dei vincoli prestazionali dichiarati nelle ETAG 004.
Sistemi Weber con pannelli isolanti in EPS
Il sistema Webertherm tile, che offre la possibilità di coibentare l’edificio e realizzare una finitura in rivestimenti ceramici e/o listelli “faccia a vista”, con la possibilità di scegliere fra tre varietà di EPS, che si differenziano in base alle resistenze meccaniche ed al potere coibentante.
Il sistema Webertherm family white, che protegge e decora le facciate di edifici nuovi ed esistenti, con elevata durabilità nel tempo, efficace isolamento termico e alto grado di protezione degli edifici. L’ampia gamma di finiture colorate, presenti in diverse granulometrie e colori, consente di ottenere molteplici possibilità creative nelle decorazioni.
Il sistema Webertherm family black, con pannelli in EPS additivati di grafite che offrono un isolamento termico superiore garantendo allo stesso tempo la semplicità applicativa e la versatilità di soluzioni del polistirene tradizionale.
Sistemi Weber con pannelli di origine naturale
Il sistema Webertherm comfort G3 offre prestazioni di alto livello e contribuisce al rispetto dell’ambiente : il pannello di lana di vetro è realizzato per oltre l’80% da materiale riciclato. L’elevata elasticità tipica dei materiali fibrosi gli conferisce un forte potere fonoisolante, un’ottima resistenza agli urti occasionali e un’ampia versatilità d’impiego su superfici irregolari, anche curve.
Il sistema Webertherm natura è costituito da pannelli in sughero e rappresenta una soluzione ideale per associare alla riduzione dei consumi energetici il minor impatto ambientale possibile.
Il sistema Webertherm prestige prevede l’utilizzo di pannelli in lana di roccia, un materiale che, grazie alle sue proprietà, protegge dal caldo, dal freddo, dal rumore e dal fuoco.
Webertherm robusto universal: il sistema ad alte prestazioni e spessore ridotto
Webertherm robusto universal permette di associare le prestazioni di un sistema a cappotto alla robustezza e alla solidità della muratura tradizionale. L’ampia versatilità dei componenti che è possibile impiegare garantisce un’assoluta libertà dal punto di vista estetico; si possono applicare rivestimenti pesanti in pietra o ceramica, tinteggiare con pitture tradizionali di ogni natura, decorare con rivestimenti a spessore o applicare prodotti minerali ed alla calce idraulica naturale.
I sistemi a cappotto termico Mapei
Dall’esperienza e la ricerca dell’azienda leader di settore per quanto riguarda l’edilizia e le nuove tecnologie applicate alle costruzioni nascono i sistemi a cappotto Mapei.
Cioni Multicentro propone ai suoi clienti il sistema Mapetherm EPS – ETA 10/0025, composto da otto differenti prodotti: intonaco cementizio (Nivoplan + Planicret), adesivo (Mapetherm AR1 GG), pannello coibentante (Mapetherm EPS), rasatura (Mapetherm AR1 GG), rete in fibra di vetro (Mapetherm Net), fondo acrilico pigmentato (Quarzolite base coat), Rivestimento acrilico pigmentato (Quarzolite tonachino).
Questo sistema utilizza pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato, caratterizzato da economicità, facilità applicativa e ottime prestazioni di isolamento. E’ indicato in modo particolare per gli edifici di nuova costruzione. Lo spessore dei pannelli è di 4, 5, 6, 8 e 10 cm e la dimensione è di 100 x 50 cm.
Mapei offre anche soluzioni che prevedono l’utilizzo di pannelli di origine naturale, come ad esempio il sistema Mapetherm M Wool, con pannelli isolanti in lana di vetro ad alta densità. E’ un sistema che prevede l’impiego di pannelli isolanti in lana minerale ed è caratterizzato da ottima resistenza al fuoco, altissima permeabilità al vapore e ottimo abbattimento acustico.
Mapetherm M Wool è composto da otto differenti prodotti: rasatura (Mapetherm AR1 Light), adesivo (Mapetherm AR1 Light), pannello coibentante (Mapetherm M Wool), rasatura (Mapetherm AR1 Light), rete in fibra di vetro (Mapetherm Net), rasatura (Mapetherm AR1 Light), Primer silossanico igienizzante (Silancolor Primer Plus), Rivestimento acrilico igienizzante (Quarzolite tonachino Plus 1,2 mm).
Lo spessore dei pannelli è di 4, 5, 6, 8 e 10 cm e la dimensione è di 120 x 60 cm. E’ particolarmente indicato per gli edifici di vecchia costruzione.
Il sistema di isolamento termico a cappotto Bio-KP
Un’altra soluzione per l’isolamento a cappotto che proponiamo ai clienti di Cioni Multicentro è quella dell’azienda veneta Bioiso Therm, che ha messo a punto Bio-KP, utilizzabile come rivestimento dall’esterno di facciate nuove o in fase di ristrutturazione, allo scopo di aumentare la prestazione termica dell’edificio e riducendo così i consumi energetici di riscaldamento invernale.
Il sistema di isolamento termico a cappotto Bio-KP è composto da lastre isolanti in polistirene espanso, è applicabile su vari tipo di supporto (muratura, calcestruzzo, laterizi) e può essere posato su qualsiasi forma e struttura della facciata.
Bio-KP offre numerosi vantaggi: oltre al forte potere isolante, all’elevato livello di comfort abitativo che garantisce e al risparmio energetico, permette una notevole rapidità di esecuzione (circa 1 ora di lavoro a mq per l’istallazione) ed è particolarmente versabile, in grado cioè di adattarsi al meglio a situazioni diverse (vari supporti come muratura, pareti in calcestruzzo, blocchi di calcestruzzo, laterizio. Inoltre può facilmente seguire o riproporre condizioni architettoniche presenti mantenendo inalterato l’aspetto estetico della facciata.
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